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Gay & Bisex

Il fidanzato di mia sorella 9


di FRANK_1987
06.07.2018    |    13.711    |    6 8.5
"Inizio a pompare il suo membro nella mia bocca per poi sfilarmelo e leccare la sua cappella passandola a lucido..."
Finalmente il cazzo dello zio

CAPITOLO 9

Ci siamo. Tra qualche minuto sentirò bussare al campanello della casa del nonno e quando andrò ad aprire mi si presenterà davanti lui, mio zio Mariano. Mi preparo a puntino, mi faccio la doccia, mi lavo bene il culetto facendomi un clistere ed indosso una maglietta bianca a maniche corte leggermente strappata e degli shorts blu uguali a quelli che indossavo il giorno di Ferragosto quando lo zio mi guardava le cosce. Mi siedo sul divano ad aspettare il momento del suo arrivo intanto prendo il telecomando e faccio un po’ di zapping ma non c’e’ niente di interessante quindi chiudo la televisione. Mi sto annoiando ad attendere il mio nuovo scopatore ma allo stesso tempo mi carico ancora di più perché so che a momenti sta arrivando per farmi il culo. Non finisco neanche di pensare questa frase che sento bussare al campanello. Mi precipito alla porta e quando apro e’ proprio come lo stavo immaginando. Mariano indossa una maglietta a giromaniche nera che mette in mostra il tatuaggio a forma di squalo che ha all’altezza della clavicola sinistra, dei pantaloncini sopra il ginocchio e le sneakers bianche con pedalini neri.
“Ma come siamo eleganti”, mi fa lo zio non appena mi vede
“Ti piaccio?”, lo provoco toccandomi sinuosamente i fianchi
“Mi fai impazzire”, mi risponde e prendendomi per il collo mi bacia con la lingua mentre mi spinge dentro e chiude la porta con un piede
“Dov’e’ mio padre?”
“In paese”, gli dico fra un bacio e l’altro “aveva un appuntamento con un suo amico per comprare delle cose che gli servono per la fattoria. Ne avrà per delle ore”
“Mi bastano per far godere questa troietta”
Baciandoci ci avviciniamo al divano e mi fa sedere. Sono con la bocca davanti al suo cazzo che e’ evidentemente eccitato ma zio Mariano mi prende per le mani e se le mette sui pettorali. Sono duri e gonfi e non vedevo l’ora di toccarli. Di toccare il suo corpo, i suoi bicipiti frutto di due anni di allenamento e che mai avrei immaginato di vederli ad un tipo come lui che in passato non brillava certo per bellezza fisica. Lasciando le mie mani soffermarsi sul suo corpo, lo zio mi toglie la maglietta lasciandomi a torso nudo. Anche lui si denuda e finalmente posso toccare la sua tartaruga perfetta quasi come se fosse disegnata. Quando mi prende le mani, se le rimette sui pettorali per scendere fin giù di nuovo sul suo addome e arrivo alla cintura dei suoi pantaloncini.
“Ieri abbiamo lasciato qualcosa in sospeso”, mi dice
“Si, papà c’ha interrotti”
“Questa volta non sarà così”, mi assicura
“Abbiamo tutto il tempo che vogliamo e spero che non ti limiterai soltanto a farmelo succhiare”
“Certamente. Te lo metterò anche in quel culetto voglioso”
Mi lecco le labbra eccitato, gli slaccio la cintura, gli sbottono il pantaloncino e gli apro lentamente la zip trovandomi davanti ad un altro ostacolo: i suoi boxer bianchi. Zio Mariano mi prende per la nuca e mi avvicina al suo cazzo. E’ caldo e grosso infatti il suo boxer sta scoppiando. Mi struscia la faccia sul suo arnese e io tiro fuori la mia lingua ingorda. Lo lecco per tutta la sua interezza bagnandogli il boxer e noto che in corrispondenza della sua cappella c’e’ una macchia che non ho formato io leccandoglielo ma e’ sicuramente pre-sperma. Mariano si abbassa i pantaloncini fino alle caviglie per poi toglierseli ma tenendosi le sneakers e finalmente si abbassa anche il boxer mostrandomi per la prima volta il suo cazzo, un manganello di 22cm. Togliendosi l’intimo, lo appallottola e me lo fa annusare. Sa di pulito ma comincia ad odorare di cazzo, probabilmente prima di venire da me qualche pisciatina se l’aveva fatta, e questa cosa mi fa talmente eccitare che il cazzo inizia a farmi male intrappolato negli shorts tanto che sono costretto ad abbassarmeli per farlo respirare e inizio a segarmi. Mio zio mi mette una mano sulla nuca e mi avvicina la bocca al suo cazzo che io imbocco immediatamente. Inizio a pompare il suo membro nella mia bocca per poi sfilarmelo e leccare la sua cappella passandola a lucido. Amo masturbarlo mentre lo ficco nelle mie fauci affamate da bocchinara e ogni tanto lo ricopro con il prepuzio per poi infilarmelo di nuovo in bocca e scappellarlo aiutato dalla lingua.
“Ci sai veramente fare”, si complimenta
“E’ che sono nato per avere il cazzo in bocca e anche nel culo”
“A tempo debito”
Continuo a succhiare il cazzo dello zio che produce pre-sperma in modo esagerato e che mischiato alla mia saliva, forma una specie di bava che ogni tanto mando giù nel mio stomaco e ogni tanto gli risputo sul cazzo per poi leccarglielo. Zio Mariano prende il suo arnese e lo usa per schiaffeggiarmi e mentre lo fa, mi bagna ancora di più il mio musetto da puttana schizzandomi tutto quel liquido sulla mia faccia.
“Alzati”, mi dice
E’ arrivato il momento, infatti mi toglie gli shorts e mi gira a novanta gradi sul divano. Ignora completamente il mio cazzo per farmi capire che i veri uomini non osano addirittura toccarlo. Che scemo. Succhiare il cazzo e la cosa più bella che si possa fare al proprio partner. Girato a novanta gradi sul divano, poggio le ginocchia su dei cuscini mentre Mariano si abbassa dietro il mio culo e inizia a leccarmelo. Qualche volta mi infila delle dita dentro e altre volte me lo lecca così velocemente quasi come se volesse mangiarselo. Il mio stato di eccitazione raggiunge il suo limite, mi masturbo e sborro sul divano a testimonianza che nessun altro era riuscito a portarmi al piacere soltanto leccandomi il culo. Mentre sto sborrando sento il mio ano aprirsi e chiudersi e nel mentre, mio zio riesce a ficcarmi la lingua tra le pieghe del mio buchetto scopandomi con essa. Poi sento che me lo accarezza bagnandolo ancora con un suo sputo e una sensazione di morbidezza mi sfiora il buchetto. La sua cappella a fungo, ereditata dal nonno, si avvicina al mio ano e lo zio inizia a spingere. Sto provando la stessa sensazione che aveva provato mia madre quando l’ho spiata intenta a farsi trombare dallo zio. Mentre penso queste cose, sento che il suo cazzo e’ entrato per la maggior parte nel mio culo.
“Ah, que prazer”, dice in portoghese e inizia a trombarmi l’orifizio dove non batte il sole
Ci sa fare alla grande ma questo lo sapevo già visto come aveva ribaltato la mamma sul letto senza neanche toglierle il cazzo dalla vagina. Mariano mi dice delle parole in portoghese che io non riesco a capire ma sono delle parole che lo eccitano perché invece di scoparmi, mi trapana letteralmente il culo con il suo martello. Mi accarezza i fianchi, mi tiene fermo poggiando una mano sul coccige e qualche volta toglie e rimette il suo fallo dentro il mio povero culetto martoriato da così tanti cazzi di parenti. Prima il nonno, poi mio cugino Carlo e adesso anche lui sono entrati nel mio culo. Ma, naturalmente, senza contare quei con il quale non condivido il Dna. Con la mano sinistra mi stringe la chiappa destra e mi monta mentre mi da degli schiaffetti. Poi mi solleva verso di lui facendomi poggiare la schiena contro il suo torace e ci baciamo intensamente, le nostre lingue si fondono in un tutt’uno senza volersi staccare per niente. Non avevo mai conosciuto un tale uomo da una virilità così intensa, un uomo che mi bacia sul collo continuando a chiavarmi per poi gettarmi sul divano facendomi sbattere la testa contro lo schienale e proseguire a godere del mio buco proibito, ma non così tanto.
“Sei fantastico, nipotino mio”, mi fa zio Mariano mentre mi scopa e mi tocca la schiena e anche il torso mentre mi sego
“Grazie zio…aaahhh…anche tu”
“Neanche tua madre può reggere il confronto con te. Sei un amore, frocetto dello zio”
Lo zio Mariano mi bacia ancora con la sua grande lingua, mi bacia così appassionatamente che i nostri denti urtano gli uni con gli altri. Devo dire che, oltre al cazzo, l’organo che sa usare meglio e’ proprio la lingua. Mi sfila il cazzo dal culo e si sdraia sul tappeto, io mi alzo, mi inginocchio davanti allo zio e prendo l’iniziativa. Gli tolgo le sneakers, i pedalini e inizio a leccare quei suoi piedi grandi e ad accarezzargli le gambe. Mi metto in bocca le sue dita dei piedi, le succhio una per una come si fa quando si mangiano dei chicchi d’uva. Mariano ogni tanto cerca di ficcarmi le dita dei suoi piedi nella mia bocca ma la posizione non lo aiuta e allora ci penso io a lavorarmeli per bene. Dopo avergli leccato i piedi, inizio a leccargli le gambe e le cosce alternandole fino ad arrivare all’inguine e al suo maestoso cazzo che mi rimetto di nuovo in bocca. Sa del mio culo, dei miei umori e lo succhio tenendolo per le palle.
“Siediti”, mi fa lo zio allora io mi alzo e mi abbasso lentamente verso il suo cazzo che di nuovo e’ dentro al mio culo.
Mentre mi scopa a smorzacandela, ci baciamo e le mie mani sono dappertutto sopra il suo corpo. Poi facendo perno sopra il suo cazzo, mi giro tenendomelo ancora nel culo e gli do la schiena. In questo modo può comandare ancora lui la scopata che non si smentisce mai, sempre animalesca, sempre selvaggia. Io poggio di nuovo la mia schiena contro il suo petto e me lo bacio girando la testa verso di lui. Amo baciare chi mi sta scopando, trovo che il bacio tra due uomini sia la cosa più eccitante che si possa vedere e fare. La scopata può essere barbara, senza amore ma il bacio, anche dettato dalla frenesia e dalla lussuria, eccita più di qualsiasi altra cosa. Zio mi solleva un po’ facendo uscire il suo cazzo dal mio culo, ci alziamo e mi intima di sdraiarsi come si era sdraiato lui. Io mi accomodo sul tappeto pensando di doverlo scopare ma invece mi alza le gambe e mi penetra ancora. Avrei voluto provare il piacere di fargli il culo, di leccarglielo per constatare se con la lingua ci so come lui, se e’ una cosa ereditaria, ma non importa. Il mio culetto spazioso accoglie ancora benissimo il suo cazzo. Puntando i piedi e le mie mani sopra il tappeto, zio inizia a scoparmi come se dovesse fare le flessioni e mi bacia, mi lecca le labbra e anche il naso.
“Hai il culo più bello del mondo”, mi dice
“Anche più di quello…aaahhh…della mamma?”, gli chiedo
“Di sicuro il culetto accogliente l’hai preso da lei”, dice complimentandosi con me mentre ancora continua a scoparmi
Mariano si solleva un po’ continuando a ficcare il suo cazzo dentro il mio culo, si sistema con le ginocchia sul tappeto mentre io sollevo ancora di più le gambe e me le tengo ferme all’altezza della testa per agevolare meglio la scopata infatti sento il mio culo aprirsi fino all’inverosimile e lo zio ci sguazza letteralmente dentro. L’eccitazione e’ tanta che lascio la presa sulle mie gambe, le quali una si poggia sul suo torace e l’altra per terra, mi sego e per la seconda volta sborro. Il mio buchetto si contrae facendomi sentire tutta la lunghezza del cazzo dello zio che per paura di sborrare anticipatamente, lo toglie. Finita la fregola del momento della sborrata, Mariano mi gira leggermente sul fianco sinistro, si sputa sul cazzo e poi me lo ficca ancora dentro. Mi scopa tenendomi per le chiappe con le sue manoni ma non riesco a resistere a lungo perché inizio a sentire l’intorpidimento della gamba sinistra, quindi con una manata sugli addominali allontano lo zio togliendomi il suo cazzo dal culo e mi metto di nuovo a novanta gradi.
“Vuoi essere trombata come una cagnetta?”, mi dice
“La gamba iniziava a farmi male”
“Domani mattina, dopo la scopata con lo zio, ti farà male tutto”
Ci credo. Mi sta rivoltando come un pedalino. Neanche suo padre, mio nonno, era riuscito in un’impresa del genere ma lo zio essendo naturalmente più giovane ci sa fare meglio.
“Allora? Cosa aspetti a riprendere la scopata?”, lo esorto prendendomi la chiappa e allargandomela con la mano
“Non sto aspettando niente, maricas dello zio. Ma mi e’ venuta un’idea”
“Quale?”
“Voglio provare un’altra posizione”
“Un’ altra?”, gli dico io ormai provato dalla scopata
“Ti prometto che questa sarà l’ultima, poi ti do il mio latte”
“Va bene”, gli dico eccitato dal premio finale
Lo zio mi fa stendere sul fianco destro e lui si stende dietro di me, poi mi solleva la gamba destra, si prende il cazzo dalla radice e me lo ficca di nuovo tutto dentro. Io incrocio la mia gamba sinistra fra le sue in modo da farmi entrare tutto il cazzo nel culo. In questa posizione riesco soltanto ad accarezzargli il fianco sinistro ed una chiappa, una bellissima chiappa di marmo che fa mille movimenti mentre lo zio mi scopa il culo e ci baciamo contemporaneamente. Poi si sfila da me, io mi sistemo tra le sue ginocchia e riprendo a succhiare i suoi 22cm. Vorrei averli sempre nella bocca, nel culo, dappertutto. Non avevo mai fatto una scopata del genere, non avevo mai provato tutte queste posizioni con nessun altro. Con tutti quelli con i quali ho scopato, da attivo o passivo, l’avevo fatto sempre nei classici modi usati per fare l’amore ma con lo zio Mariano mi sembra di aver provato tutte le posizioni del Kamasutra. Levandomi il cazzo dalla bocca, si alza, io mi inginocchio estraendo la lingua aspettando il suo succoso nettare mentre lo zio si masturba e finalmente si scarica dentro la mia bocca. 10schizzi (e non esagero per un cazzo come il suo) si abbattano sulla mia faccia e mi finiscono in bocca ed io prontamente li mando giù nel mio stomaco affamato. Alcuni rivoli di sborra mi scendono lungo il mento e mi finiscono sul petto e anche sul pube dove il mio cazzo sta ormai riposando dopo aver sborrato due volte durante una scopata, cosa che non mi era mai successa in vita mia. Prendo il cazzo dello zio per ripulirlo del suo dolce sperma che ormai si sta mescolando con la mia saliva. Ancora sento il suo gusto e quindi ingoio tutto come se fosse sciroppo per la tosse sapendo che non mi avrebbe guarito da un ipotetico raffreddore ma che avrebbe aumentato in me la mia sete di sperma.
“Tra un po’ torna nonno”, si preoccupa zio
“Sono sicuro che sarebbe contento di quello che abbiamo fatto”
“Di sicuro non lo e’ stato in passato”
“Che vuoi dire?”, gli domando
“Niente, lascia perdere”
Lo zio prende la mia maglietta, si asciuga il sudore dal corpo e la usa anche per pulirsi il cazzo. Poi si riviste ritornando ad essere il meraviglioso ragazzo che ho visto alla stazione dei treni il giorno del suo arrivo in paese.
“Ci vedremo per altre scopate”
“Guai a te se non e’ così”, lo minaccio io
“Sarà così te lo prometto”
“Ogni giorno voglio essere scopato da te. Voglio avere il tuo cazzo nel culo e assaggiare la tua sborra sempre o vuoi che il tuo nipotino non cresca sano e forte senza le proteine dello zio?”, gli dico mettendomi l’indice in bocca e muovendo sinuosamente i fianchi
“Ogni giorno? Già mi prosciuga tua madre la mattina”
“E il pomeriggio ti ricarichi per farti prosciugare da me la sera. E non andare in giro a scoparti delle sgallettate perché tu sei tutto…nostro”
Lo zio scuote la testa sorridendo, poi si prende le chiavi della macchina ed esce. Non ha saputo dire di no sia perché evidentemente gli e’ piaciuto e anche perché nonostante tutto, il mio impormi mi da un certo fascino. Penso che sia anche una sorta di piccola dominazione sugli uomini e di questo ne vado fiero, come se non potessero fare a meno di me. Mi faccio la doccia e poi vado in cucina a prepararmi un panino quando sento un rumore strano provenire dal salotto. Andando nell’altra stanza, sento ancora quel rumore. E’ il rumore di una raffica di sms ma il mio cellulare non ha questo tipo di suoneria e quello del nonno ce l’ha lui. Sul tavolo c’e’ il cellulare di zio Mariano che l’ha dimenticato e così lo prendo, lo accendo e scopro che gli sono arrivati 11sms. L’ultimo riesco a leggerlo in anteprima e c’e’ scritto “Questo ti sta aspettando”, naturalmente in portoghese che traduco grazie ad internet. Quando apro il messaggio, vedo la foto di un buco del culo aperto da chissà quanti cazzi presi in passato e delle mani con uno smalto rosso che lo allargano. La cosa non mi sconvolge così tanto, anzi, mi fa sorridere ma guardando meglio mi viene un colpo. Sotto al buco del culo non si nota l’inizio di una fica femminile ma si intravede la zona perianale di un uomo, anzi sicuramente quella di una transessuale quindi arrivo alla conclusione che lo zio si scopa pure i viados. Senza alcun dubbio e’ una brasiliana conosciuta nella sua palestra perché il Brasile si sa, volendo o dolendo, e’ il paese più rinomato su questo campo. Il giorno successivo riporto il cellulare allo zio e mi ringrazia dandomi una strizzata alle chiappe ma poco dopo, lo sento chiamarmi con un accenno di rabbia e così mi incammino verso la dependance ed entro.
“Cosa c’e’ zio?”, gli chiedo
“Hai qualcosa da dirmi?”, mi chiede furiosamente mentre ha ancora il cellulare in mano
“No”, gli faccio io
“Allora ti rinfresco la memoria, maricas. Ieri sera ho lasciato il telefono da papà. Ho ricevuto dei messaggi ieri sera?”, mi chiede ancora furiosamente
“Non lo so, perché?”
“Ho ricevuto 11sms che io non ho letto ma che qui mi dice di averlo fatto. Sei stato tu?”
Non riesco a mentire ed ammetto
“Si, ma soltanto perché ha una suoneria diversa dal mio”
“Cosa hai visto?”, non riesco a parlare, balbetto soltanto “cosa hai visto, ricchione?”
“Ho visto che la tua fidanzata transessuale ti ha mandato una foto del suo culo. Anche le transessuali ti fai adesso?”
“E perché no? Un buco e’ sempre un buco”, mi risponde sornione
“Credevo che fossi un uomo virile e invece…”
“Invece cosa?”
“Invece fai sesso con i viados. Succhi i loro cazzi e ti fai…”
“Ehi, ehi, ehi, frena frocetto. Se stai pensando che mi faccio fare il culo dai viados ti stai sbagliando di grosso perché il mio culo non l’ha mai toccato nessuno, e’ ancora vergine. Non sono mica come tuo padre, io”
“Cosa?”, gli domando sbalordito
“Non lo sai, nipotino? Mi meraviglia che non te ne sia mai accorto”
“Accorto di cosa? Ma che stai dicendo?”
“Che tuo padre e’ un finocchio proprio come te”
“Non ci credo”
“E invece devi crederci. Io lo so da quando eravamo piccoli. Un giorno l’ho sorpreso mentre annusava le mie mutande sporche e dopo che si e’ svelato, non ha cercato neanche minimamente di nascondere la sua natura omosessuale ma bramava il mio cazzo proprio come facevi tu ieri nella mia dependance”
“E poi?”, chiedo toccando il cazzo diventatomi duro
“E poi il giorno che l’ho sverginato, papà entrò in camera. Prima si arrabbiò un casino ma il giorno successivo volle unirsi a noi”
“Anche il nonno ha scopato papà? Non ci posso credere”
“Devi farlo. Perché in tutti questi anni l’hai sempre sentito parlare male dei gay? Perché non si accetta. E’ represso. Ecco perché si e’ voluto sposare per forza, per avere una famiglia che potesse avvicinarsi il più possibile alla normalità per provare a se stesso di non essere un pervertito. Pensa che non ha mai accettato ne me ne tuo nonno, nonostante faccia buon viso a cattivo gioco, e io per dispetto gli ho scopato la moglie e il figlio. Mi sarei anche scopato Claudia se non fosse incinta”
“Io sono gay, papà pure e tu e il nonno scopate con chi vi pare! Ma che cosa siamo in realtà?”
“Io sono pansessuale, tesoro mio. Mi piace scopare con tutti indistintamente dal genere sessuale. Uomini, donne, transessuali nati uomini e anche transessuali nate donne. Sapessi quanto e’ bello scopare un culo a pecorina toccando le tette mentre di sotto penzola il cazzo oppure non sai che goduria si prova a scopare una vagina avendo di fronte a te la faccia di un ragazzo con la barba e il corpo ricoperto di peli”
“Basta così per favore”, gli intimo
“Ti stai eccitando? Magari la prossima volta potresti venire tu da me in Brasile. Sono sicuro che non lo zio non ti annoierai mai”
Ne sono sicuro anche io infatti per tutto il periodo della sua vacanza fino alla prima settimana di Settembre, ogni sera lo zio mi scopa. Una sera ci sorprende anche il nonno che, come successe con papà, si unisce a noi. Per quel periodo ho avuto tre cazzi da soddisfare: il nonno, lo zio e Rafael fino a quando Mariano non ritornò in Brasile nella sua palestra e dalla sua transessuale. Intanto inizio il secondo anno di università, mi iscrivo in palestra e decido di dare una radicale trasformazione al mio aspetto fisico aumentando la mia massa muscolare ma non spropositatamente. Anche il mio aspetto estetico cambia. Via i capelli a zazzera ed opto per un taglio medio-corto, inizio a farmi crescere una leggera barbetta e metto da parte la depilazione favorendo la crescita di alcuni peletti sul petto e sulle gambe. Poi nel mese di Ottobre, con qualche settimana di anticipo, nasce il mio secondo nipotino. Claudia e Pedro sono diventati genitori ed io zio…o zia?

FINE CAPITOLO 9

TO BE CONTINUED

PS: NONOSTANTE CONTINUO AD USARE LO STESSO TITOLO, PEDRO NON APPARE IN QUESTE SCOPATE MA SICCOME E' INIZIATO TUTTO DA LUI, DOPO IL NONNO NATURALMENTE, HO DECISO DI TENERE QUESTA INTESTAZIONE ANCHE PER I RACCONTI SUCCESSIVI AI PRIMI DUE.

QUESTA E’ UNA STORIA ASSOLUTAMENTE INVENTATA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI..
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